Nunzio Di Gennaro: “Impunita” e le parole che raccontano il reale
Nunzio Di Gennaro sarà presente per il firmacopie al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, allo stand SBS Edizioni (E36– PAD 1). La sua scrittura, concreta e sincera, riflette una visione del mondo fatta di osservazione, confronto e quotidianità. Il programma aggiornato degli eventi curati dalla casa editrice durante il festival sarà pubblicato con date e orari sul sito promozione.sbsedizioni.it e sulla pagina Facebook ufficiale della casa editrice. Abbiamo parlato con l’autore per farci raccontare qualcosa di più sulla sua opera “Impunita”.
“Impunita” racconta una storia profondamente legata alla tua esperienza personale. Quanto è stato difficile trasformare quel vissuto in un romanzo?
«È stato divertente e utile perché volevo far conoscere la mia storia e soprattutto il percorso di fede che ho vissuto durante il periodo della prigione e successivamente quando ho esplorato il cammino dall’oscurità verso la luce con l’assoluzione».
Nel tuo libro affronti il tema della custodia cautelare come abuso del potere giudiziario. Cosa ti ha spinto a denunciare queste distorsioni attraverso la narrativa?
«Perché mi auguro che quello che mi è accaduto non accada a nessun essere umano. Essere privato della libertà ingiustamente è la ferita più grave che un uomo possa subire sulla propria pelle».
Dopo l’uscita del romanzo, hai avuto modo di confrontarti con lettori o professionisti del settore giuridico? Quali reazioni ti hanno colpito maggiormente?
«Spesso i giornalisti mi chiedono se dopo il fattaccio ho ripreso una vita normale con le donne. Questa domanda mi colpisce, ma non ferisce. Ho una moglie e prima di conoscere Noemi, appunto mia moglie, ho intrattenuto relazioni con altre donne che conoscevano la mia vicenda. Un lettore, durante la presentazione del libro, a Messina, si è avvicinato e mi ha mostrato il libro che aveva comprato qualche mese prima. Sono rimasto colpito perché ho capito che nella mia storia si rivedono tante persone».
Partecipare al Salone del Libro con una storia così forte è un’occasione importante. Cosa speri che i lettori portino con sé dopo aver letto “Impunita?”
«Spero che portino a casa il libro, poi che trovino piacevole la lettura e che con il passaparola diano ad altre persone la possibilità di leggere la mia storia».