Alessandro Errichetti presenta Nothing in anteprima assoluta esclusiva per Moozart
Nothing, in uscita il 18 maggio 2020, è il primo singolo interpretato in lingua inglese da Antonello Ripepi, estratto dall’album “Uneven Lanes” di Alessandro Errichetti, di prossima pubblicazione.
«Il singolo Nothing – spiega l’autore – coglie probabilmente gli aspetti più nostalgici del concept album». I temi del ricordo, della terra d’origine, delle radici e dei limiti che queste, talvolta, impongono alle nostre ali, fanno da traino ad un brano dal sound malinconico che coniuga però un senso di speranza per un futuro migliore a quello del rimpianto. Si tratta, evidentemente, delle stesse radici a cui fa riferimento Alessandro quando parla della difficoltà di chi compone musica: «nello scrivere ho cercato, già col mio primo album, di “dimenticare” tutto quello che avevo appreso in anni di studio. A volte le regole finiscono per ingabbiarci e per far perdere l’istintività. Sganciarsi completamente da qualsiasi schema e da quello che la gente può aspettarsi, permette ad un artista di esprimersi liberamente».
Il singolo Nothing nel dettaglio
I Beatles, i Led Zeppelin, i Pink Floyd, Frank Zappa, sono da sempre i riferimenti di Alessandro Errichetti e se ne percepisce il retaggio anche in Nothing, sebbene la canzone rimandi in modo più immediato agli anni ‘90 e alla produzione degli Oasis.
La padronanza tecnica e l’esperienza di questo musicista si sentono tutte e fanno da sostanzioso supporto a un lavoro che, però, trova la sua forza nella carica di emozioni da cui trae spunto e che riesce a trasmettere.
Solo per la data del 16 maggio 2020 i lettori di Moozart possono ascoltare al link di seguito, in anteprima assoluta il singolo Nothing:
→ alessandroerrichetti.com/music/nothing/track/nothing
Ecco il testo della canzone Nothing:
Scrawled and crumpled paper lies by the trash can,
The ash tray’s full of sleepless nights and I’m just one
When I’m alone.
There’s a place where we can just face who we are,
Sitting on my couch I have never been so far away from home
But hold on:
There’s nothing here, my love, for me
There’s nothing here, my love, to be.
The road runs faster than the memories all around,
Happiness I cannot have will tear me down,
Where have we been?
There’s nothing here, my love, for me
There’s nothing here, my love, to be.
Go back to sleep, I won’t be too far,
I’ll find a way to start again
When I wake up in the morning and I feel you near,
And the memories of a past night disappear,
Why don’t you leave with me?
There’s nothing here, my love, for me
There’s nothing here, my love, to be.
Qui trovate la traduzione del brano in italiano.
L’album “Uneven Lanes”
“Uneven Lanes” è un concept album nato dopo un viaggio “on the road” negli Stati Uniti, iniziato a Chicago e giunto al termine a Los Angeles, sul molo di Santa Monica. La strada è la musa ispiratrice delle vicende narrate nelle tracce di questo lavoro. “Uneven Lanes” arriva a breve distanza dalla pubblicazione dell’album di esordio dell’artista, “Behind the beyond” con l’etichetta G&M Recorfonic ma segna un netto cambiamento nell’approccio al lavoro di Errichetti. Il nuovo disco, infatti, è frutto di un’autoproduzione ed è interamente suonato dall’autore, salvo due piccole ospitate nella parte strumentale. Per quanto riguarda le parti vocali, ogni brano è interpretato da un diverso cantante.
Anche “Behind the beyond”, dunque, era un concept album che racchiudeva in sé musica folk e rock progressive caratterizzati da atmosfere a tratti psichedeliche. La scelta di tornare ad un lavoro a tema dimostra l’amore di Errichetti per i dischi che vanno valutati nella loro interezza – testi, musiche e artwork – e ti costringono a tornare indietro a riascoltarli ancora dal principio, per venirne a capo, comprenderli e apprezzarli al meglio.
Chi è Alessandro Errichetti: biografia del cantante, chitarrista e compositore italiano
Sebbene “Uneven Lanes” sia solo il secondo album di Errichetti, il compositore italiano non è certo nuovo al mondo della musica. Oltre a cantare e suonare come professionista la chitarra sa suonare anche basso, batteria e tastiere. Si è esibito in tutto il mondo per anni come spalla del compositore Fabio Frizzi e nel progetto Frizzi 2 Fulci ed è chitarrista dei Pink Floyd Legend, che gli hanno permesso di partecipare a tour nei più importanti teatri italiani.
Ascolta l’audio intervista ad Alessandro Errichetti sul canale Spreaker di Moozart:
Laura Mancini