Awa Ly ed il suo viaggio autobiografico in musica
Dal 26 maggio 2014 nelle migliori piattaforme musicali digitali è disponibile il nuovo EP dell’artista francese di origini senegalesi Awa Ly, dal titolo omonimo, prodotto da Greg Cohen.
Un concentrato di sonorità eterogenee in cui la cantante si rappresenta, al di là dei confini imposti da un genere o da una definizione.
Difficile non apprezzare questo EP, maturo e raffinato dal punto di vista tecnico, carico di poesia e sentimento nei testi, caratterizzato dal timbro dolce e caldo della voce ricca di sfumature di Awa Ly, che non indugia in virtuosismi ma sa distinguersi da qualunque altra interprete.
Le prime registrazioni si sono svolte a Berlino con una sezione ritmica di comprovata esperienza (Greg Cohen ed Earl Harvin), insieme a dei giovani artisti al piano, alla chitarra elettrica ed al violino, con la partecipazione di uno tra i migliori virtuosi della chitarra acustica, Massimo Giangrande; il missaggio è avvenuto, invece, a Parigi a cura del grande esperto sonoro Florent Livet (Cassius, Phoenix, Housse de Racket, Bloc Party) ed il tutto è stato masterizzato a Translab da Chab (ultimo album dei Daft Punk). Emerge nei cinque brani in versione orchestrale, acustica e strumentale, l’incrocio di itinerari sonori e tradizioni culturali diversificate che coincide con il cammino personale ed artistico di Awa.
I riff della chitarra ed il piano martellante amplificato sulle note più alte creano un’atmosfera magica nell’introduzione del brano di apertura “Doum Doum Doum”, inserito anche nell’ultimo film di Ferzan Opzetek Allacciate le cinture. Narrando la fine rassegnata di una storia d’amore, il ritornello batte la cadenza di un cuore agitato, mentre l’incedere ipnotico della batteria, che smorza la tristezza, trae ispirazione dai ritmi dell’America latina. Il timbro ovattato della chitarra elettrica nei fraseggi del bridge e la breve improvvisazione strumentale alterata dall’elettronica riconducono l’ascoltatore nella magia rarefatta e malinconica dell’apertura.
Si cambia radicalmente mood con il ritmo trascinante della chitarra acustica e l’atteggiamento funky/pop di “Jungle”, che mantiene però una punta di drammaticità nel ritornello, soprattutto con l’intervento di Vincent Payen alla tromba che conferisce importanza alla composizione. Il titolo è riferito ad una società contemporanea vista come priva di regole e ricca di contraddizioni. Particolarissimo l’arrangiamento di “Start to walk”, dove la linea melodica del violino, drammatica e dal vago sapore orientaleggiante, affianca nelle prime strofe quella intonata da Awa Ly e dalla voce profonda di Claudio Domestico – dosata in un’interpretazione rassicurante e soffice – mentre gli arpeggi di un mandolino commentano il refrain, in un crescendo emozionale commovente e mai banale.
L’atteggiamento della cantante in “Great Blue Sky” diviene più determinato e passionale ed è enfatizzato dai claps percussivi; il tema principale è giocato su un sali scendi di note sulla scala per un effetto circolare e tortuoso, particolarmente evocativo. In fine “A toi”, scritto in parte in lingua francese, in parte in inglese, vede protagonisti assoluti voce e chitarra; emergono, nel tema cantilenante, l’ossessione e la disperazione di una donna vittima della follia d’amore.
Qualche informazione sull’autrice di “Awa Ly”
Awa Ly, dapprima coinvolta in progetti altrui, come la direzione artistica del music club The Place di Roma, la produzione dell’album jazz di musiche francesi Chantons! distribuito in Giappone o la recente partecipazione al tour mondiale 2013 di Pino Daniele, è stata anche interprete in cinema e televisione di alcune commedie e fiction realizzate in Italia ed ospite musicale fissa del programma di Rai 3 Gazebo. L’incontro con il chitarrista e compositore Massimo Giangrande ed il produttore Marco Patrignani (proprietario dei famosi studi Forum Music Village di Roma, fondati, tra gli altri, da Ennio Morricone) è risultato decisivo per la realizzazione del suo primo intero album, Modulated (2009) e, successivamente, dell’EP Parole prestate (2011). L’album Awa Ly verrà presentato nei prossimi mesi tra Italia e Francia, in formazione trio (con Massimo Giangrande alla chitarra e Gabriele Lazzarotti al basso).
Awa Ly – Voce
Massimo Giangrande – chitarra acustica e mandolino
Daniel Bodvarrson – chitarra elettrica
Elias Stemeseder – pianoforte e tastiere
Greg Cohen – basso e contrabbasso
Earl Harvin – batteria e percussioni
Fabiana Striffle – violino
Thomas Faure – sax tenore
Vincent Payen – tromba
Bertrand Luzignant – trombone e trombone basso
Laura Mancini