Intervista ai Biscotti Biscotti sull’album “Musica maggica”

Il concept album “Musica Maggica” si compone di 8 brani intervallati da 8 brevi composizioni chiamate “magie”. Tutto è singolare in questo progetto, dal titolo dell’album a quelli dei brani fino alla scelta delle tematiche attorno a cui farli ruotare. Ogni aspetto di questo lavoro è realizzato con meticolosa coerenza e riesce a incuriosire e scuotere l’attenzione.

Dalla favola in siciliano Luna si passa ad affrontare il rapporto di un infante con la madre in Sole e un amore ingiustamente finito in Venere. In Mercurio la protagonista è una sbronza mentre Marte descrive in musica e parole la sensazione di smarrimento. Il sogno è in Giove, la vita adulta secondo un eterno bambino è raccontata in Saturno e Cielo è l’atto catartico finale.

Scopriamo insieme ai Biscotti Biscotti – Ivan Maddio (sax soprano, chitarra elettrica, percussioni, voce), Elisa Milea (voce), Luca Volpe (sax alto & baritono, voce), Stefano Volpe (chitarra acustica, percussioni, voce) e Luigi Crippa (basso, voce) – qualcosa in più su “Musica Maggica”.

Questo concept è strutturato sulla base della teoria dell’Armonia delle Sfere. Ci potete spiegare qualcosa in più su questa teoria? E in che modo avete lavorato nella fase compositiva per richiamarla?

BB: «L’Armonia delle sfere è una teoria pitagorica che divide in suoni il Sistema Solare conosciuto nel VI secolo a.C. – che sarà quindi geocentrico e con Venere in ordine prima di Mercurio in quanto essendo più grande e luminoso pensavano fosse più vicino. Ogni suono corrisponderebbe a una nota del sistema temperato e da quelle note nascono le composizioni (utilizzate come tonalità di impianto e/o come note da cui prendono forma le melodie)».

Nel vostro album un concetto chiave, seppur affrontato con ironia, è l’urgenza di sentirsi all’altezza. Pensate sia una sensazione, una problematica molto attuale e condivisa? Accompagnateci all’ascolto: dove possiamo riconoscerla nel concept?

BB: «L’ironia e il grottesco è lo stile che abbiamo voluto adottare per parlare di tematiche più intime. Il desiderio di sentirsi all’altezza nasce in questo caso dallo smarrimento e dall’abbandono, sentimenti che tutti possono provare nella vita. Il concetto è riassunto nella traccia introduttiva e nella prima canzone Luna – l’unica in dialetto siciliano, per omaggiare le origini di Ivan che ha scritto le canzoni, e per essere più criptica. Nel testo, la rondine non riesce a stare al ritmo del suo stormo e, piangendo per essere rimasta sola, chiude gli occhi e inizia a volare più forte che può arrivando fino alla Luna, dove si rende conto che la sua anima è ferita. Qui vive in un castello d’argento la Regina, che conosce il segreto. Il disco vuole essere il percorso catartico per curare questa ferita e scoprire il segreto».

Quali sono stati i vostri artisti o album di riferimento o di ispirazione per questo progetto?

Ivan: «Un’artista da cui mi sento ispirato è Alessandro Fiori – sia come solista che col gruppo Mariposa, poiché ne amo la brevità e cripticità dei testi uniti a una musica che sposa sempre l’emozione che vuole trasmettere. Sicuramente però le influenze sono tante, dalla musica d’autore italiana come Luigi Tenco e Piero Ciampi a quella più sperimentale come Robert Wyatt».

A chi pensate possa essere rivolto in modo particolare Musica Maggica?

BB: «Ci rendiamo conto che sia un disco difficilmente catalogabile in un genere specifico e quindi in realtà navighiamo a spanne in questo mare che ha quel nome così terribile di Target. Sono 28 minuti di viaggio dentro di sé, alla ricerca della catarsi dove i testi non raccontano gli eventi ma le emozioni provate durante questi. Crediamo quindi che sia rivolto alle persone che hanno voglia di prendersi del tempo per un ascolto intimista (consigliato l’ascolto in cuffia passeggiando o in auto quando piove)».

Il direttore e patron dell’etichetta discografica di Ipogeo Records, Filippo Cosentino, spiega:

Come sei vento a contatto con i Biscotti Biscotti?

FC: «In realtà ci hanno contattato loro con una email piuttosto curiosa che ha suscitato il nostro interesse. Una breve chiacchierata al telefono ci ha fatto trovare d’accordo sulle idee artistiche e siamo andati avanti così. La filosofia Ipogeo è anche quella di avere un reparto A&R molto attento».

Cosa ti ha colpito del concept album e perché avete deciso di inserirlo tra le pubblicazioni dell’etichetta?

FC: «La solidità del progetto: hanno pensato con coerenza sia l’aspetto di scrittura compositiva sia la maniera con la quale si presentano al pubblico. Sinceri».

Laura Mancini

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