Giulia Franchi dirige “L’altro figlio” di Luigi Pirandello

Ha debuttato il 1° Aprile e resta in scena fino al 12 del mese, lo spettacolo tratto dalla novella di Luigi Pirandello “L’altro figlio”, per la regia di una giovanissima e preparata Giulia Franchi, che vede protagonisti quattro ottimi interpreti della compagnia della Sala Orfeo del Teatro dell’Orologio di Roma.

Bellissimi giochi di luce, complici di una scenografia suggestiva, lasciano intuire profondità di spazi infiniti, come infinito sembra essere anche il tempo, scandito da gesti lenti e protratti, in alcuni momenti, fino all’estremo delle loro possibilità espressive: la vecchia Maragrazia, una Caterina Merlino che con abilità trasforma il suo corpo in quello di un’anziana malandata e sofferente, si sofferma a lungo sotto un lampione, a girare e rigirare fra le mani quel pezzo di carta dove non ci sono altro che sgorbi, cercando di vedervi, ad ogni costo, le parole di una lettera da lei pensata e dettata più volte, negli anni. Ma non c’è modo di aggrapparsi a quell’illusione e la speranza svanisce. Il desiderio della protagonista di trattenere ciò che ormai è perduto, si intravede ancora nel tentativo di fermare un passante nell’ombra: personaggio simbolico che rappresenta la desolazione lasciata dall’emigrazione. E questi sono solo esempi dei tanti sentimenti resi con maestria.

Gioca con la voce e con il flebile suono emesso da un’armonica a bocca, l’interprete Gianni Dal Maso. Spicca, tra gli altri, una Laura Sinceri giovane e viva.

Questo “L’altro figlio” presentato dalla compagnia della Sala Orfeo, è un atto unico della durata di 50 minuti che tiene incollati sulla scena gli occhi degli spettatori e non permette distrazioni: i dialoghi sono brevi, le battute incisive, i silenzi lunghi e palpabili ma la tensione si percepisce incessantemente e la si porta per un po’, con sé, anche dopo essere usciti da teatro.

“L’altro figlio” tratto dalla novella di Luigi Pirandello

Drammaturgia: Caterina Merlino

Regia: Giulia Franchi

Con: Caterina Merlino, Gianni Dal Maso, Simone Perinelli e Laura Sinceri

Aiuto regia: Alessio Rizzitiello

Disegno luci: Leone Orfeo

Scenografia e costumi: Massimo Bellando Randone

Laura Mancini

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