La Dorothy Circus Gallery di Roma riapre con la mostra Metaforamorfoses
Metaforamorfoses è la prima mostra personale a Roma dell’artista brasiliano Rafael Silveira inaugurata il 25 giugno alla Dorothy Circus Gallery e aperta al pubblico su appuntamento fino al 25 luglio 2020.
Una serie inedita di 12 dipinti ad olio su tela caratterizzati da una ricca simbologia e dai colori gioiosi tipici del Sud America, fortemente incentrata sul tema del cambiamento e della metamorfosi. Silveira ha affermato a riguardo che «come accade alla farfalle, anche le nostre esistenze subiscono mutamenti nel tempo. Alcuni di questi movimenti possono cambiare i nostri destini per sempre».
Silveira aveva iniziato a lavorare a queste opere prima dell’emergenza sanitaria, ma a causa della situazione creata dalla diffusione del COVID-19 inevitabilmente anche i suoi lavori hanno subito un’evoluzione inaspettata rispetto all’avvio. Proprio mentre l’artista intraprendeva questo viaggio nell’esplorazione del cambiamento e della crescita, fortemente ispirato alla figura della figlia, il fatto che la nascita di quest’ultima dovesse avvenire in un momento tanto delicato per il suo Paese dal punto di vista sanitario ha generato in Rafael Silveria quelle inevitabili riflessioni e preoccupazioni riversate in parte nei dipinti. Nonostante tali premesse, però, l’autore ha saputo affrontare temi e sentimenti tanto importanti, senza rinunciare alla gran varietà di colori tenui tipici della sua terra e al costante riferimento alla natura, ambientando la narrazione in spazi aperti, in contrasto con il lockdown in cui sono state ultimate le tele.
Il titolo dell’esposizione Metaforamorfoses è una parola inventata che fonde il termine brasiliano “metafora” con “metamorfose”, in riferimento alle mutazioni simboliche vissute dai personaggi raffigurati da Silveira.
Nella visione dell’autore di Metaforamorfoses, la vita ci parla continuamente con segni che dobbiamo interpretare. Ecco dunque che i dipinti proposti presentano un mix di riferimenti culturali e spirituali in armonia con le cornici intagliate a mano.
La mostra consente a chi conosce già lo stile di questo artista di coglierne l’evoluzione: restano alcuni elementi della passata esperienza di comunicazione e graphic design nel settore della moda ma tendono a lasciare il posto a un’attenzione sempre maggiore all’introspezione e alla psicologia dei personaggi rappresentati, nonché ai simbolismi di forte impatto ed efficacia.
Le 12 opere sono un’occasione per scoprire la cultura sudamericana e lasciarsi coinvolgere da un’esperienza unica di esplorazione interiore. Il cuore umano, spesso presentato sotto forma di uccello, richiama l’amore e l’affettività così come la presenza di altri organi vitali allude evidentemente alla crescita dell’essere umano e al suo formarsi.
Dorothy Circus Gallery
via dei Pettinari 76, Roma
Laura Mancini