“Cluedos” torna in scena al Teatro Stabile del Giallo

Una scena dello spettacolo teatrale Cluedos

La formula del giallo interattivo, dopo il successo ottenuto al suo esordio in Inghilterra, è in voga ormai da tanti anni anche in Italia. Nella Capitale questa tipologia di rappresentazione teatrale si è trasformata, in certi casi, in una diversa forma di intrattenimento che l’ha allontanata molto dal suo intento originale. Ma mentre gruppi di generica animazione trovano il loro seguito in pub e ristoranti, c’è ancora chi porta in scena questo genere sui palchi e riesce a farlo con successo.

Il Teatro Stabile del Giallo di Roma, ad esempio, portando avanti la scelta coraggiosa di concentrarsi su un unico genere per tutta la stagione, offre la dimostrazione del fatto che i giovani sanno apprezzare le cose fatte bene anche se non sono assidui frequentatori delle sale teatrali. Dal 26 Dicembre 2016 fino al 15 Gennaio 2017 Raffaele Castria ha diretto in questo spazio, di fronte ad un pubblico sempre numeroso, divertito e partecipe, uno dei pilastri del genere del giallo

interattivo, “Cluedos”, affiancato sul palco da un cast eccezionale: Patrizio Cigliano, vero direttore d’orchestra nei panni del maggiordomo, scandisce magnificamente il ritmo vivace della rappresentazione; Alberto Caneva, Linda Manganelli, Anna Masullo, Paola Migneco, Gigi Palla e Serena Pallacordi sanno caratterizzare e differenziare alla perfezione i buffi e misteriosi protagonisti del complicato intreccio che lo spettatore è chiamato ad esaminare.

Una scena dello spettacolo Cluedos

Una rappresentazione curata nei minimi dettagli, dalla scelta dei deliziosi costumi di scena, all’accurata scenografia la quale, grazie a degli escamotage di luci ed ombre furbi e divertenti, aiuta a creare un alone di mistero attorno all’esatto svolgimento degli omicidi. Lo spettatore rimane col fiato sospeso dall’inizio alla fine dello spettacolo ed è invitato, prima della conclusione, a scrivere su un foglietto le proprie deduzioni su chi sia il colpevole e quale arma abbia utilizzato: la lettura del capocomico di alcune di esse garantisce sempre tante risate e un premio all’osservatore più “acuto”.

Laura Mancini

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