Stamattina, 1 Luglio 2009 alle ore 11 si è tenuta presso l’Auditorium Ara Pacis di Roma la conferenza stampa di presentazione di “Bang Bang!!”, spettacolo di Edoardo Sylos Labini, che con ZTL Associazione Culturale, debutterà Martedì 7 luglio 2009, alle ore 21 30 presso Macro Future Testaccio, in anteprima nazionale.
La prima si svolgerà quindi nell’ambito di “Roma in Scena (Estate romana)” evento organizzato dall’Ass. alle Politiche Culturali del Comune di Roma ed in seguito la compagnia sarà in tour, tornando a Roma presso il Teatro Cassia dal 14 al 20 Ottobre 2009.
Ce ne parla l’ideatore ed interprete, Edoardo Sylos Labini.
– Come ti è venuta l’idea di questo soggetto, quanto hai tratto ispirazione dalla realtà quotidiana e quanto da Sesso Droga E Rock ‘N Roll?
“Sesso Droga” è stato il punto di partenza. Il profetico testo di Bogosian ci ha raccontato nel 92 quello che sarebbe successo nella nostra società occidentale. Bogosian parla però dell’era Reaganiana e di fatti avvenuti in quegli anni negli Stati Uniti; venti anni dopo situazioni simili sono si sono verificate qui da noi. Io ho preso spunto da quel climax, per dipingere otto personaggi della nostra società italiana in deflagrazione. Non si tratta di un adattamento ma di una riscrittura, un omaggio ad una drammaturgia ancora tagliente e dissacrante.
Mi interessava parlare della nostra vita quotidiana, dei nostri fantasmi, di ciò che viviamo freneticamente e famelicamente ogni giorno. Dopo il positivismo del Futurismo la sua speranza verso il futuro ed il progresso, mi sembrava giusto raccontare il nichilismo che 100 anni dopo ha attanagliato la società occidentale.
– Come ti sei preparato per interpretare il tuo personaggio, chi ti ha aiutato?
Il lavoro che faccio da anni con il mio staff e più in particolare con il dj Antonello Aprea è un percorso di costruzione di spettacolo ormai collaudato: arrivo all’interpretazione di un personaggio appoggiandomi alle musiche, alle sonorità che provengono dalla consolle dj. La drammaturgia diventa come una partitura ed il personaggio esce, si materializza quasi da solo. Non c’è psicologia del personaggio per arrivare all’interpretazione, c’è suggestione, “pancia” applicata ai suoni di un vinile ai rumori musicati. Ormai è una mia cifra è un linguaggio che un critico anni fa ha ribattezzato discoteatro. In questa nuova avventura oltre ad Aprea poi sono accompagnato da due straordinari musicisti Mario Rivera al basso e Gianfranco Mauto alle tastiere e dalla bravissima interprete Ottavia Fusco, presenza dark di “Bang Bang!!”.
– Che reazioni speri di ottenere dal pubblico?
Voglio far divertire il pubblico (abbiamo bisogno di ridere) ma farlo anche ragionare, far fare allo spettatore i conti con se stesso. Tutti i personaggi che affronto hanno qualcosa di ognuno di noi.
– Non hai paura di disorientarlo, presentandoti sempre in una veste ed in un genere totalmente nuovo?
Essere eclettici oggi è una risorsa basilare per un attore. Bisogna adeguarsi al mercato: saper recitare in una soap, in uno spot, in un film, in uno spettacolo classico in uno di sperimentazione. Esser pronti al cambiamento senza ridicole snobberie, in un momento come questo dove più che mai i cast si fanno tra ville e ristoranti ed è necessario farsi trovare sempre preparati per poi dimostrare sul campo quello che si sa fare. Al pubblico il giudizio.
– Nello staff di “Bang bang!!” tornano dei nomi a fianco dei quali ti sei già trovato a lavorare. Come è nata questa collaborazione e credi che proseguirà ancora con altri spettacoli?
Come ti dicevo prima, Antonello Aprea è un prolungamento delle mie ideazioni è il mio deus ex machina, senza la sua presenza dovrei sicuramente rivedere il mio lavoro…
– Questa è stata per te una stagione davvero intensa e di successo: “Rum & Vodka” portato in scena già per diversi anni consecutivi, “Donne Velocità Pericolo” che ci ha fatto scoprire un Edoardo “futurista” in occasione del Centenario del Movimento ed ora “Bang Bang!!”. E’ possibile per te dire quale di queste esperienze ti ha dato di più?
Questi spettacoli sono come dei figli per me, non posso dire che c’è n’è uno che preferisco. Li amo in modo alternato… ma l’ultimo innamoramento è per “Bang Bang!!”: è il più giovane e lo voglio viziare un po’.
– Non sei certo un interprete alle prime armi, ma in un anno teatralmente impegnativo come questo, ti sei sentito crescere in senso artistico? Cosa hai imparato, anche a livello umano?
Si cresce, per me soltanto lavorando ed in questo momento difficile per l’arte e la cultura nel nostro Paese, l’importante è creare comunque qualcosa anche sotto casa, non per forza in un teatro da mille posti. Bisogna recuperare l’artigianato anche in campo teatrale, credere e combattere per un progetto è una grande risposta a chi vorrebbe fare della nostra Nazione un villaggio Valtur (con tutto il rispetto parlando..).
Quindi è inutile piangersi addosso ma bisogna rimboccarsi le maniche e combattere, se si ha la necessità di farlo. I soldi che ho guadagnato con la tv negli ultimi anni li ho tutti investiti nei miei progetti perché ci credo e non potrei fare altro, poi non esistono più produttori coraggiosi, il teatro italiano si è incacrenito attorno ai soliti titoli e ai soliti nomi in via d’estinzione. Vuoi mettere la soddisfazione di fare tutto da solo… e non dover bussare la porta di nessuno? Si dorme meglio la notte!
Laura Mancini